Il mezzo di Contrasto in risonanza magnetica

Il mezzo di contrasto in risonanza magnetica è fondamentalmente una molecola in grado di cambiare le proprietà paramagnetiche delle molecole alle quali si lega.

Esistono diversi tipi di mezzo di contrasto:

  • mezzi di contrasto paramagnetici ( T1 )
  • mezzi di contrasto super-paramagnetici ( T2 )
  • mezzi di contrasto naturali ( aria – acqua – gel – silicone )
  • mezzi di contrasto endogeni ( sangue venoso, sangue arterioso, metaboliti specifici )

Il mezzi di contrasto paramagnetici ( T1 )

Utilizzato nel 80% dei casi è sicuramente il più utilizzato. Le molecole di questo mezzo di contrasto hanno una forte sensibilità all’ intensità di campo magnetico per cui sono legate al parametro T1, motivo per cui dopo la sua somministrazione vengono eseguite sequenze T1 pesate.

La molecola più famosa è il gadolinio

Il Gadolinio viene legato a molecole in grado loro volta di legarsi ai processi di metabolismo, spesso caratteristici dei processi infiammatori ed evolutivi.

(nota: Non è detto che ogni “malattia” interagisca con il mezzo di contrasto, o per via del suo metabolismo fisio-patologico, o per via della sua natura biochimica)

Avendo TR molto brevi, la sua presenza in un voxel ne abbassa i tempi di rilassamento medi, per cui il voxel recupera più in fretta la magnetizzazione longitudinale. Recuperando più segnale, dopo ogni TR il livello si segnale relativo sarà maggiore della condizione senza mezzo di contrasto.

La tecnica generica di utilizzo è eseguire sequenze fortemente pesate in T1 prima e dopo l’iniezione di mezzo di contrasto paramagnetico, per poterne rilevare le differenze e correlarle alla condizione fisio-patologica in atto.

I mezzi di contrasto super-paramagnetici ( T2 )

I mezzi di contrasto super-paramagnetici hanno una forte sensibilità e azione sotto il punto di vista della omogeneità di campo, per cui sono legate al parametro T2 – T2*.

Si dividono in base a tipo di somministrazione:

  • Mezzi di contrasto super-paramagnetici con somministrazione Endovenosa
  • Mezzi di contrasto super-paramagnetici con somministrazione per ingestione

Mezzi di contrasto super-paramagnetici endovenosi

Si tratta degli ossidi di ferro, in grado di modificare drasticamente le caratteristiche T2. Vengono sfruttati in una rara tecnica total body per la conta linfonodale.

Mezzi di contrasto super-paramagnetici per ingestione

Si tratta del Succo di Ananas e Succo di Mirtillo. Vengono sfruttati comunemente in tutto l’imaging addominale in quanto se ingeriti, legandosi all’acqua libera presente nello stomaco e negli intestine è in grado di annullarle il segnale in quanto inducono una forte disomogeneità di campo. Questo è molto comodo per ridurre gli artefatti da movimento che l’acqua endogena inevitabilmente compie.

Nell’immagine qui sotto, sequenza Spin Echo a singolo TR, T2 fortemente pesata, coronale radiale, con spessore di acquisizione di 14 centimetri, fase rl.

A sinistra prima della somministrazione di succo di ananas, a destra dopo la somministrazione. Da notare come il coledoco diventa evidente nell’immagine di destra. A sinistra tutto l’albero biliare e il coledoco stesso hanno poco segnale, in quanto il segnale di un’immagine è sempre relativo al 100% se ci sono altre strutte che danno più segnale, le zone di interessa potrebbero subire un “furto di segnale”. Come in questo caso, l’acqua presente nell’intestino evidente nell’immagine di sinistra, nell’immagine di destra scompare, e non consegnando segnale, l’unico segnale rilevabile era quello della bile.

Da notare nell’immagine di destra che alcune anse intestinali contengono ancora acqua libera non legata al mezzo di contrasto super-paramagnetico, questo significa che non si è atteso abbastanza.

Altra nota x tsrm dovuta è che se, durante l’impostazione della sequenza tse ss radiale, verrà compreso il liquor spinale, avverrà lo stesso effetto di furto di segnale.

I mezzi di contrasto naturali

I mezzi di contrasto endogeni